Uno sguardo alle neopromosse in Serie A: la Salernitana

Uno sguardo alle neopromosse in Serie A: la Salernitana

Tra le squadre appena giunte in Serie A, la Salernitana di Fabrizio Castori, è una delle più interessanti, anche a livello fantacalcistico.

 

A Salerno è quindi tornata a splendere la luce, dopo numerosi anni trascorsi nelle “retrovie” del calcio italiano.
Tutto questo sembra quasi paradossale, vista la ricchezza culturale e storica che la città visse secoli addietro, precisamente nel 646 d.C., ovvero quando essa cadde in mano longobarda e divenne parte del ducato di Benevento.
Nel 774 il principe Arechi II vi trasferì la corte e nell’839 il principato di Salerno divenne autonomo.
Una città che, come dicevamo poc’anzi, è tornata a respirare, merito anche del 3-5-2 del tecnico marchigiano, reo di aver stregato tutta Salerno.
Per quel che concerne il reparto arretrato, anche in ottica fantacalcio, meritano una menzione Gyomber e Bogdan.
Entrambi hanno vissuto un’ottima stagione in cadetteria, ma sappiamo che confermarsi non sarà affatto semplice.
Lo slovacco e il croato sono difensori rocciosi, imponenti fisicamente, i quali potrebbero andare in difficoltà contro i giocatori più tecnici e rapidi. L’unica certezza è che, se acquistati per pochi crediti, sapranno essere utili alla nostra squadra fantacalcistica e sapranno, magari, regalare anche qualche gol, grazie alle loro incornate nell’area avversaria.
Le cavalcate sulla fascia di Zortea potranno sicuramente essere accompagnate da bonus, vista l’importanza che l’allenatore ripone negli esterni di centrocampo.
Un altro elemento cardine della squadra si trova nella figura del mediano e capitano, Di Tacchio, possibile rigorista e titolare indiscusso.
Il mercato ha inoltre portato in terra campana anche Obi, l’ex torinista che vanta molte presenze nella nostra Serie A.
L’attacco è il reparto che più ci lascia perplessi; infatti, per via dei mille intrighi burocratici Salerno deve ancora capire su quali centravanti fare affidamento, e solo il mercato potrà sciogliere questi ultimi dubbi. E’ arrivato Bonazzoli che proverà finalmente ad emergere e ad affermarsi con questa squadra.
L’unica certezza è che sono passati più di mille anni dalla dominazione longobarda, ma quest’anno la città è in visibilio, pronta a rivivere i fasti del passato, proprio nello stadio intitolato a colui che tutto iniziò, Arechi II.
Mattia Nadalini, Il Simposio del calcio